Il Rito Scozzese Antico ed Accettato – Sovrano Ordine Iniziatico – in conformità alle proprie Grandi Costituzioni del 1786, è organizzato in Giurisdizioni territoriali nazionali e lavora alla Gloria del Grande Architetto dell’Universo .
Fa propri gli scopi ed i principi della Libera Muratoria Universale ed ammette nel proprio seno soltanto Maestri Liberi Muratori.
I Fratelli appartenenti al Rito Scozzese Antico ed Accettato devono osservare la pratica della rettitudine, il culto della verità, della giustizia e della libertà ed agire con tolleranza e saggezza.
Il Rito Scozzese si articola in trentatré Gradi iniziatici, ai quali i suoi membri possono essere elevati progressivamente secondo la loro maturità e i loro meriti; opera il proselitismo tra i Maestri Liberi Muratori della Libera Muratoria legittima e regolare, dei quali abbia accertato l’attitudine a realizzare in sé il contenuto iniziatico dei suoi Gradi ed al rispetto dei principi generali del Rito Scozzese Antico ed Accettato.
Gli aderenti al Rito Scozzese Antico ed Accettato – in quanto tali – riconoscono il dovere di vivere onorabilmente nell’osservanza delle leggi del Paese ove si trovano. Evitano ciò che può dividere i loro simili e cercano incessantemente il modo di fare convergere tutti verso il Principio Originale, sorgente d’armonia e di fraternità per il trionfo dell’emblema del Rito “Ordo ab Chao” e della divisa “Deus Meumque Jus”.
Ciascuna Giurisdizione territoriale del Rito Scozzese Antico ed Accettato è governata, in modo sovrano, da un Supremo Consiglio composto, come prescritto nelle Grandi Costituzioni, da Sovrani Grandi Ispettori Generali del 33° e ultimo Grado.
Il Supremo Consiglio – unico depositario della Tradizione e delle Leggi del Rito Scozzese Antico ed Accettato – detiene nel proprio territorio l’esclusivo diritto di legislazione, di amministrazione, di suprema disciplina del Rito Scozzese Antico ed Accettato e di conferimento dei Gradi della gerarchia.
Ciascun membro del Rito Scozzese Antico ed Accettato deve essere membro di una Loggia giusta e perfetta aderente alla obbedienza di una Grande Loggia della Libera Muratoria simbolica tradizionale, debitamente riconosciuta come regolare.
Il Supremo Consiglio non si ingerisce nella legislazione, nell’organizzazione e nell’amministrazione della Libera Muratoria simbolica tradizionale e regolare, nonché, delle Logge che la costituiscono.