Messaggio del SGC luigi Milazzi 21 novembre 2015

Seppur profondamente scossi da atti così gravi che offendono i valori più alti delle nostre Tradizioni e della Civiltà stessa, l’insopprimibile tensione dell’animo nostro verso principi che trascendono i limiti individuali e temporali della persona, si traduce nell’esaltazione del Sacro e nella condanna di ogni forma di Tirannide e di Violenza, comunque espressa.

Il nostro è un mondo travolto da odi irrazionali che minacciano le radici stesse dell’umana convivenza, dove purtroppo operano fanatici impegnati a diffondere dolore, orrore e sofferenza. Pronti a uccidere, in ogni parte del mondo, cittadini inermi, indifesi mentre si recano al lavoro su una metropolitana, si accingono a trascorrere una serata con gli amici, assistono o partecipano a una manifestazione sportiva.

Alla follia, all’ignoranza, al fanatismo, che sono purtroppo il triste retaggio dell’umanità, si contrappone fortunatamente un’energia positiva connaturale all’umanità stessa. Nonostante eventi così devastanti, quasi per un miracolo uomini e donne, vecchi e giovani, appartenenti a tutti gli ambienti sociali, pur soffrendo di quanto succede loro attorno, continuano a dedicarsi all’approfondimento del sapere, alla cura delle malattie, all’alleviamento delle sofferenze, alla solidarietà a tutto campo, al culto della bellezza e alla ricerca della verità.

E’ bene soffermarsi su questi due ultimi aspetti, perché tutto ciò che non produce risultati immediatamente utili, è sottovalutato in una società in cui sembra prevalere l’esclusivo interesse ai beni materiali, alla ricerca del profitto a tutti i costi. Inoltre di fronte al grande numero di persone che vivono in condizioni di grave disagio, senza speranza di una vita dignitosa causa le forti disuguaglianze per una pessima distribuzione delle risorse economiche, non sembra produttivo che qualcuno si occupi di problematiche ritenute magari astruse e del tutto inutili: quasi un passatempo per chi può permetterselo.

Un esempio viene dalla scienza, dove la ricerca di base usata per accrescere la conoscenza all’interno della scienza stessa costituisce uno dei fattori chiave per la crescita e lo sviluppo, non solo in ambito economico, della società nel medio, lungo periodo. Questa sua potenziale capacità di produrre innovazione attraverso l’applicazione tecnologica dei risultati ottenuti è fondamentale per il miglioramento della nostra vita. Eppure l’opinione pubblica spesso non si rende conto che senza questo contributo, la maggior parte delle grandi scoperte non sarebbe stata possibile.

Offrire opportunità agli uomini per il loro perfezionamento lavorando, come fa il Rito Scozzese, “Alla Gloria del Grande Architetto dell’Universo”, può sembrare portare vasi a Samo o nottole ad Atene, con una frase cara a Manlio Cecovini, poiché si tratta di un progetto a lungo termine di cui non si ricava utilità immediate. Lo stesso si può dire del nostro Impegno per la difesa del Sacro con un recupero sulla profanità incalzante, opera che noi sentiamo profondamente, ma di cui pochi fra i laici se ne preoccupano.

I nostri lavori sono illuminati dalla Sapienza che affonda le sue radici nella Tradizione, sono irradiati e completati dalla Bellezza che, com’è stato scritto e noi ardentemente speriamo, salverà il mondo, resi saldi dalla Virtù, che è forza morale, e sono volti alla ricerca della Verità.

Una verità che non possediamo. Nonostante il Rito scozzese si riallacci a significati e concezioni tratte dalla Bibbia o da libri definiti sacri, o da altri testi filosofici, ciò non può e non deve assurgere ad accettazione di verità rivelate. Sono, nel nostro caso, solo strumenti utilizzati per indicare una metodologia di ricerca della Trascendenza Divina che, come ha scritto Eugenio Bonvicini, lascia libero ciascun fratello nella sua Coscienza e nella sua Ragione, senza mai assurgere a scelte di campo in materia di Fede.

«Se Dio tenesse chiusa nella mano destra tutta la verità e nella sinistra il solo desiderio sempre vivo della verità e mi dicesse: scegli! Sia pure a rischio di sbagliare per sempre e in eterno mi chinerei con umiltà sulla sua mano sinistra e direi: Padre, dammela! La verità assoluta è per te soltanto».  (G. E. Lessing, Eine Duplik, 1778)

Noi siamo cercatori della verità, ma abbiamo il massimo rispetto per chi credente in una Verità Rivelata condivida con noi quei valori umani assoluti, le “non scritte leggi degli dei” di cui Antigone, come ha ricordato lo scrittore Claudio Magris, è la voce, e che nessuna legge positiva, nessun relativismo etico, nessun mutamento storico possono violare.

Proprio in questi giorni di profondo lutto e di pianto per gli avvenimenti tragici che hanno colpito la Francia, e sono l’ultimo episodio di una lunga serie di atrocità, è stato lamentato che ci troviamo di fronte a un ripiegamento del Sacro. Come l’onda del mare che con la risacca si ritira e restituisce alla spiaggia spazi sempre più ampi, così il Sacro ritirandosi lascia emergere sempre più ampie secche di profanità. Non possiamo che sperare che l’onda nel suo eterno rifluire ritorni ancor più forte a ricoprire la nostra spiaggia.

Per il bene dell’umanità e alla Gloria del G. A. D. U.
Roma, 21 novembre 2015

SGC Luigi Milazzi 33°

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