Due importanti risultati sono stati raggiunti e sono stati perfezionati nei primi mesi di quest’anno dopo un lungo periodo di gestazione. Sono due avvenimenti fondamentali per il RSAA che sicuramente incideranno in maniera positiva sul futuro del Rito Scozzese, favorendo il suo rafforzamento e la sua crescita, intesi come capacità di irradiazione dei suoi principi etici nella società.
Il primo risultato si riferisce alla decisione dei Supremi Consigli di Francia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo, Romenia, Spagna e Svizzera, di far nascere la Confederazione Europea dei Supremi Consigli del Rito Scozzese Antico e Accettato. E’ un evento di portata storica che come ha scritto il Fratello Jean-Luc Fauque,SGC per la Francia e primo Presidente della Confederazione, “costituisce soprattutto la speranza, strettamente collegata al successo di questo progetto, di assicurare la perennità del RSAA nei principi fondamentali delle Grandi Costituzioni del 1786”. E ciò perché un Ordine come il nostro “non può trasmettere i suoi ideali e attraversare la storiadell’umanità se non con il rispetto di regole indefettibili”, che non possono mai venire meno e alle quali non è possibile rinunciare perché rappresentano la sua stessa ragione d’essere.
La premessa importante per Il successo dell’iniziativa è la raccolta attorno alla Confederazione di un gruppo di Fratelli Scozzesi sinceri, convinti e intransigenti sui nostri valori esistenziali, capaci di costituire una forza di irradiazione tale da influire positivamente sull’intero universo scozzese.
Di questo gruppo siamo stati fra i promotori più impegnati alla realizzazione del progetto che si presenta certamente ambizioso, e non senza difficoltà, convinti che la sua forza vitale poggia sull’energia che viene dall’unione dei nostri Supremi Consigli e che il suo futuro è strettamente legato alla nostra volontà di realizzarlo e alla nostra capacità di discernere e di affrontare le sfide di un futuro in continua evoluzione senza deflettere dalla via maestra segnata dalle Grandi Costituzioni.
L’altro avvenimento, maturato dopo un lungo lavoro di preparazione e fondato sul profondo senso di responsabilità dei Fratelli che lo hanno gestito, riguarda direttamente la nostra identità di Rito Scozzese Antico e Accettato nato a Milano nel 1805 e giunto fino a noi senza mai venire meno ai principi fondanti attraverso vicissitudini storiche di grande rilevanza, ma anche di enorme difficoltà. Se con la mente ritorniamo alla lunga marcia attraverso il deserto della “Restaurazione” nel 1800, alla difficile ricomposizione nell’ambito dello Stato unitario, alla scissione scismatica del primo novecento, alla feroce persecuzione fascista, alla guerra devastatrice e alla complicata ricostruzione del secondo dopoguerra, ci rendiamo conto della grande fede, intesa sia come fiducia sia come fedeltà, che in ogni occasione hanno dimostrato i Fratelli Scozzesi. Hanno saputo sempre ritrovare e portare avanti i fili dell’antica, genuina Tradizione riallacciandoli dove si erano strappati, hanno sempre, con coerenza e con costanza, mirato a unire ciò che era stato diviso.
Un ultimo capitolo di questa lunga e gloriosa storia è stato scritto ponendo fine alla divisione intervenuta nel 1977 in seno al Supremo Consiglio che è stato riportato finalmente all’antica unità e ha assunto la denominazione di “Supremo Consiglio del 33° e ultimo grado del Rito Scozzese Antico e Accettato per la Giurisdizione Massonica Italiana”. La nostra storia è strettamente intrecciata fin dalle origini con il Grande Oriente d’Italia di cui noi tutti siamo fedeli e sinceri adepti, così come fa parte della nostra tradizione “Palazzo Giustiniani” nel quale ebbe la sua sede il Supremo Consiglio e a questa storia noi non vogliamo e non dobbiamo rinunciare proprio perché siamo il Rito Scozzese Antico ed Accettato d’Italia.
Viva il Rito Scozzese Antico ed Accettato, viva la Massoneria Universale.
3 maggio 2013