Lettera ai Fratelli Scozzesi

Carissimi Fratelli Scozzesi,

 

all’indomani della Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia che ha deciso la revoca definitiva dei rapporti con il Rito Scozzese Antico ed Accettato, assistiamo con disappunto al fiorire di un gran numero di notizie e voci riguardanti il Rito.

Voci fuorvianti, se non addirittura calunniose; in ogni caso, prive di fondamento, spesso orchestrate ad hoc per creare confusione tra noi, già pesantemente provati dagli eventi dell’ultimo anno.

Ad esempio, viene da più parti propagata la notizia riguardante l’imminente nascita di un sedicente nuovo Rito Scozzese, il quale ove mai avesse luce, sarebbe completamente avulso da qualsiasi forma di riconoscimento internazionale; ciò nonostante ci giungono voci di blandizie e adescamenti perpetrati nei confronti di qualche Scozzese meno avveduto.

Un’altra delle voci più fantasiose e nello stesso tempo tendenziose riguarda la proprietà dei beni mobili del Rito Scozzese, quali Labari, arredi, insegne, etc., che sarebbero di proprietà del Grande Oriente d’Italia.

A nessuno dovrebbe sfuggire che il Rito e l’Ordine sono due soggetti diversi e tra loro indipendenti, per cui il patrimonio del primo non è di proprietà del secondo e viceversa e che pertanto il Grande Oriente d’Italia non ha alcuna legittimazione a rivendicarne la titolarità.

La Massoneria sta vivendo un grave momento, forse una delle ore più buie della propria Storia bicentenaria.

Più volte, in questi mesi, abbiamo cercato di trovare un ragionevole e pacifico accomodamento che riuscisse a comporre le divergenze tra noi stessi e coloro che ora guidano il Grande Oriente d’Italia.

Quel Grande Oriente d’Italia che fu fondato 220 anni fa proprio dal Rito Scozzese.

Purtroppo, tutto è stato vano.

Proprio ora, pertanto, abbiamo il dovere di restare uniti e saldi nelle nostre legittime e giuste convinzioni, salvaguardando adeguatamente i nostri sacrosanti diritti.

A brevissimo si riunirà il Supremo Consiglio per decidere la migliore linea di condotta da tenere, guidati da una ferrea certezza: usciremo bene da questo momento di tribolazione.

Ne usciremo insieme, da Fratelli. Da Scozzesi.

Con il Triplice Fraterno Rituale Saluto.

Il Sovrano Gran Commendatore, Giulio Nigro, 33° M.A.

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