“L’affaire Calas” – Roma Teatro Quirino 19 dicembre ore 20.30
Il Rito Scozzese Antico ed Accettato nell’ambito del programma culturale per i giovani, patrocina la rappresentazione teatrale L’affaire Calas, opera originale del regista Claudio Capecelatro.
In scena l’intera classe IV B del Liceo Scientifico del Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II di Roma, dove gli studenti saranno i protagonisti del capolavoro ispirato al Trattato sulla tolleranza di Voltaire.
Il ricavato della serata sarà devoluto alla Fondazione Bambino Gesù per sostenere il programma di istruzione per bambini e ragazzi ospedalizzati.
Il Trattato sulla tolleranza è una delle più famose opere di Voltaire. Pubblicata in Francia nel 1763 costituisce un testo fondamentale della riflessione sulla libertà di credo, sul rispetto delle opinioni e di molte di quelle caratteristiche con cui oggi identifichiamo una società come civile.
Nella Francia della metà del Settecento sono ancora presenti forti contrasti ideologico-religiosi. La pratica della tortura e dell’incriminazione sommaria largamente diffusa e basta poco perché un clima tanto avvelenato esploda in ritorsioni estremamente violente verso gli esponenti della parte avversa, quale che sia in quel momento. In questo ambiente culturale Voltaire si batte contro quella che definisce come “superstizione”: un misto di fanatismo religioso, irrazionalità e incapacità di vedere le gravi conseguenze del ricorso alla violenza gratuita, alla sopraffazione, alla tortura e diffamazione, che spesso spazza via intere famiglie.
Nella Francia del 1761 viene trovato morto, perché impiccato ad una trave del suo granaio, il giovane Marc-Antoine Calas, figlio di un commerciante protestante ugonotto. Del ragazzo si vociferava che fosse sul punto di convertirsi al cattolicesimo. In un clima ancora ammorbato da fanatismi religiosi e sospetti, la vox populi comincia a mormorare che il ragazzo sia stato ucciso dal suo padre, Jean Calas, per impedirne la conversione.
L’uomo viene imprigionato, giudicato colpevole e mandato a morte “per ruota”, cioè per tortura, il 9 marzo 1762.
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