Convegno dell’Ispettorato Regionale dell’Umbria

A Terni ha avuto luogo il 14 giugno 2014 la Festa estiva umbra del Rito Scozzese Antico e Accettato con una tavola rotonda sul tema “Il lavoro massima espressione dell’uomo”, che è stato introdotta e moderata dall’ Ispettore Regionale. Prima dell’inizio dei lavori l’ispettore regionale ha ringraziato e salutato i numerosi partecipanti e in particolare le autorità che hanno voluto portare il saluto della Provincia e del Comune. Il presidente Polli ha esposto “la difficile situazione di crisi della città di Terni ed ha ribadito la necessità di un’evoluzione del rapporto fra scuola, università e impresa, del bisogno di valorizzazione di tutte le istituzioni attraverso l’evoluzione, la ricerca e l’innovazione; un esempio è stato fatto per quanto riguarda l’Istituto Tecnico Superiore di Terni, come punto di riferimento culturale e di mediazione nel rapporto fra scuola lavoro e impresa. Il sindaco di Terni, Leopoldo De Girolamo, ha parlato del lavoro come “elemento fondamentale per lo sviluppo della società”.

Sono seguiti gli interventi del dottor Alberto Massarelli, psichiatra e psicanalista su “L’archetipo del lavoro e il rapporto con la psiche umana”; del docente e letterato Dario Guardalben, “Ergon, l’opera creata e la forza creatrice”, Fabio Vallorini, sindacalista, “Labor, fatica e liberazione dell’uomo”, e Marcello Ramadori, consulente formatore, su “L’apologia del dovere e del lavoro”.

Prima di leggere il suo messaggio diretto a tutti i Fratelli della Comunione, il S.G.C., Luigi Milazzi, si è complimentato con i relatori per il contributo alla riuscita della tavola rotonda con la presentazione di lavori di grande pregio e interesse, che saranno riportati sul sito web del Rito Scozzese. Ha voluto quindi porre l’accento sul fatto che nel corso degli interventi sia emersa la parola ‘corruzione’, un fenomeno inquietante per la diffusione e reiterazione che deve essere combattuto per il principio di legalità e per i gravissimi danni diretti e indiretti alla nostra società e alla sua economia. Recuperare importanti risorse economiche combattendo seriamente corruzione e evasione, significa rafforzare l’economia e aumentare i posti di lavoro con maggiori opportunità per tutti, ma soprattutto per i nostri giovani.
Come ha detto recentemente il Presidente del Senato, Pietro Grasso, “Una cosa è certa: la corruzione è un reato contro la crescita economica perché produce un maggior costo delle opere pubbliche, perché se ne possono fare di meno o rimangono non completate o eseguite non a regola d’arte. Infine, i soldi che finiscono nelle tasche dei corrotti e che rappresentano il costo della corruzione, circa 60 miliardi di euro, è un costo che incide su tutta l’economia”.

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