Il 30 maggio 1778 muore a Parigi F. M. Arouet detto Voltaire, dopo aver pronunciato la frase: «Muoio adorando Dio, amando i miei fratelli, non odiando i miei nemici e detestando la superstizione».
Poco prima, il 7 aprile, era stato iniziato nella Loggia delle Nove Sorelle. Era Venerabile di quella celebre loggia parigina il famoso astronomo Joseph-Jérôme Lefrançois de Lalande, direttore dell’Osservatorio astronomico di Parigi. Sorveglianti il conte Alexander Stroganoff, ciambellano dell’Imperatrice Caterina di Russia e il colonello de Laroche. Voltaire entrò nel Tempio guidato da Benjamin Franklin, ambasciatore a Parigi degli Stati Uniti d’America, e dal conte Antoine Court de Gébelin, letterato ed esoterista di fama.
A Voltaire dobbiamo il Trattato sulla Tolleranza, pubblicata nel 1763, che costituisce «un testo fondamentale della riflessione sulla libertà di credo, sul rispetto delle opinioni e di molte di quelle caratteristiche con cui oggi identifichiamo una società come civile».