1889: voluto dalla Massoneria e dopo un lungo periodo di forti polemiche viene inaugurato a Roma, in Campo dei Fiori, “ove il rogo arse”, il monumento a Giordano Bruno, martire del libero pensiero.
L’opera è realizzata dallo scultore Ettore Ferrari, che assurgerà poi alla carica di Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
La cerimonia si è svolta alla presenza di oltre tremila massoni, tra lo sventolio di innumerevoli labari di Logge.
La lapide era stata dettata da Giovanni Bovio.