Il R.S.A.A. ricorda il Potentissimo Fratello Luigi Milazzi Sovrano Gran Commendatore Emerito, transitato nelle Valli Celesti

Il nostro Potentissimo Fratello Luigi Milazzi, Sovrano Gran Commendatore Emerito e Gran Maestro Onorario del GOI, è transitato nelle Valli Celesti.

Cosa ricorderemo della sua persona?

Luigi Milazzi è nato a Trieste il 9 luglio 1931 e, laureatosi in Filosofia presso l’Università di Trieste, entra giovanissimo alla Cassa di Risparmio dove ricopre la carica di Segretario del Consiglio di Amministrazione e responsabile delle attività culturali e benefiche dello stesso Istituto di Credito.

È stato attivo nella vita sociale della sua città natale, ricoprendo numerosi incarichi: Presidente del Centro Studi Luigi Einaudi e del Centro Unesco, Consigliere del Circolo della Cultura e delle Arti, Consigliere della Società Dante Alighieri, Presidente del Centro Studi Manlio Cecovini ed è stato anche promotore della Fondazione Triestina per il Progresso e la Libertà della Scienza.

È stato iniziato il 23 maggio 1959, a 28 anni, presso la R:. L:. “Italia” n. 525 all’Oriente di Trieste, della quale fu anche Maestro Venerabile.

Ha ricoperto la carica di Presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili del Friuli-Venezia Giulia, di Membro della Corte Centrale e Consigliere dell’Ordine del Grande Oriente d’Italia,ed è stato anche Gran Segretario Aggiunto del Grande Oriente d’Italia nel 1990; nel 2016 viene nominato Gran Maestro Onorario.

Nel 1963 è stato cooptato nel Rito Scozzese Antico ed Accettato, dove nel gennaio del 1979 viene elevato al Grado 33°, Sovrano Grande Ispettore Generale, Membro Libero. Nel periodo 1983/1994 è stato nominato più volte Membro Aggiunto del Supremo Consiglio e nel 1995 viene nominato Membro Attivo del Supremo Consiglio del R.S.A.A., ricoprendo vari incarichi: Giudice Effettivo del Tribunale del Supremo Consiglio nel triennio 1995/1997 e Presidente dello stesso Tribunale dal 2010 al 2012. Dal 1998 al 2000 ha ricoperto l’incarico, come Grande Ufficiale del Supremo Consiglio, di Grande Architetto Revisore.

Nel 2001 è stato eletto Gran Priore, Grande Ispettore Presidente del Sovrano Tribunale Nazionale. Carica di Gran Dignitario che ricoprirà anche nel periodo 2010/2013.

Dal 2004 al 2009 ha ricoperto la dignità di Luogotenente Sovrano Gran Commendatore, Gran Comandante del Sublime Gran Concistoro Nazionale.

Come Membro Attivo è stato più volte Garante d’amicizia e membro di varie Commissioni.

Il 22 settembre 2012 i Membri Attivi del Supremo Consiglio, in Convento Sovrano, lo eleggono Sovrano Gran Commendatore del R.S.A.A. per la Giurisdizione Massonica Italiana.

Nel dicembre 2015 è stato eletto Presidente della Confederazione Europea dei Supremi Consigli del Rito Scozzese Antico ed Accettato.

Durante il suo mandato di Sovrano Gran Commendatore del R.S.A,A, molti Supremi Consigli di Giurisdizioni estere lo hanno fregiato della qualifica di Membro Onorario.

Ma noi non ricorderemo il Carissimo e Potentissimo Fratello Luigi Milazzi solo per questo, né per i suoi numerosi interessi socioculturali e filantropici che ha svolto nella sua vita profana, ma soprattutto vogliamo ricordare il suo profondo amore per il Rito Scozzese Antico ed Accettato, che oggi onora la sua memoria.

Lo ricorderemo come Uomo retto, equilibrato, con una innata signorilità che sempre lo ha contraddistinto nel confronto con tutti i Fratelli, con una profonda conoscenza esoterica che sempre sapeva porgere in modo meditato. Un vero Massone, un vero Scozzese.

Vogliamo qui ricordare una piccola parte del suo messaggio per l’Equinozio di Primavera del 2015:

“(…) Dovrebbe sembrare ovvio, almeno per i massoni, che la dottrina massonica non può che trovarsi nella Tradizione esoterica quale è espressa in cerimonie, rituali e simboli, e che soltanto lì, nel luogo e nel modo tradizionale, unico e legittimo della conservazione della memoria, si può e si deve cercare. 

(…) In un sistema graduale dovrebbe sembrare chiaro a chiunque che all’inizio della scala iniziatica sono collocate le conoscenze meno importanti. Non a caso, in quasi tutte le Obbedienze, l’Apprendista non possiede nemmeno la totale qualificazione massonica trovandosi al passaggio di un punto di confine, con un occhio ancora rivolto al mondo profano. Praticare quasi esclusivamente questo Grado, continuare a rimuginare pensieri vani sui suoi contenuti e presentarli come l’essenza stessa della Massoneria è quantomeno stravagante. Se tutto ciò è vero per la Massoneria in generale, lo è evidentemente ancor di più per il Rito Scozzese Antico ed Accettato, che nella sua scala iniziatica propone un insegnamento rigoroso che non ha nulla di relativo”.

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