1° GENNAIO. GIORNATA MONDIALE DELLA PACE

Una proposta del Centro Studi Manlio Cecovini

Intervento del Pot.mo Luigi Milazzi Past Sovrano Gran Commendatore del RSAA

La “Carta dei Doveri”, proposta da Rita Levi Montalcini all’Università di Trieste nel 1991, in occasione della cerimonia della consegna della Laurea honori causa allora conferitaLe, prevede che, accanto alla Carta dei Diritti dovesse esistere anche quella dei Doveri in modo da favorire l’applicazione completa della prima, facendo leva su un “dodecalogo” che incidesse sul modo di essere e agire a livello del singolo individuo oltre che sulla collettività. Definita come un “Codice di etica e di responsabilità condivise” contiene punti riguardanti la salvaguardia della dignità umana, la protezione dell’ambiente e delle generazioni future e pure il mantenimento della pace fra i popoli.

Al 12° punto, infatti, è scritto che ogni persona debba “Operare per il mantenimento della pace, condannando ogni forma di guerra, terrorismo ed ogni altra forma di aggressione e sopruso; invocare la riduzione delle spese militari in tutti i paesi della terra, condannare la proliferazione degli armamenti e la vendita di armi, in particolare di quelle di distruzione di massa.

La giornata mondiale della pace che si celebra nel mondo cattolico il primo gennaio di ogni anno, è stata invece istituita da papa Paolo VI. Lo scorso anno Papa Francesco nel suo messaggio per la cinquantaduesima giornata, dedicata a “La buona politica è al servizio della pace” ha scritto tra l’altro:

“La pace è simile alla speranza di cui parla il poeta Charles Péguy; è come un fiore fragile che cerca di sbocciare in mezzo alle pietre della violenza. Lo sappiamo: la ricerca del potere ad ogni costo porta ad abusi e ingiustizie. La politica è un veicolo fondamentale per costruire la cittadinanza e le opere dell’uomo, ma quando, da coloro che la esercitano, non è vissuta come servizio alla collettività umana, può diventare strumento di oppressione, di emarginazione e persino di distruzione”.

Successivamente: “Papa Benedetto XVI ricordava che «ogni cristiano è chiamato a questa carità, nel modo della sua vocazione e secondo le sue possibilità d’incidenza nella polis. […] Quando la carità lo anima, l’impegno per il bene comune ha una valenza superiore a quella dell’impegno soltanto secolare e politico. […] L’azione dell’uomo sulla terra, quando è ispirata e sostenuta dalla carità, contribuisce all’edificazione di quella universale città di Dio verso cui avanza la storia della famiglia umana». È un programma nel quale si possono ritrovare tutti i politici, di qualunque appartenenza culturale o religiosa che, insieme, desiderano operare per il bene della famiglia umana, praticando quelle virtù umane che soggiacciono al buon agire politico: la giustizia, l’equità, il rispetto reciproco, la sincerità, l’onestà, la fedeltà.”

Pure le Nazioni Unite hanno deciso di dedicare un giorno all’anno alla pace. Con risoluzione 36/67 l’Assemblea Generale ha scelto di celebrare la Giornata internazionale della pace ogni terzo martedì del mese di settembre, in coincidenza con il giorno  dell’apertura delle sessioni dell’Assemblea Generale.  Successivamente, nel 2001, è stata istituita all’unanimità la Giornata ogni 21 settembre. Nella risoluzione, le Nazioni Unite invitano tutti i paesi a rispettare la cessazione delle ostilità e a commemorare la Giornata attraverso attività educative e di sensibilizzazione sul tema della pace.

Il 16 settembre dalle 09:00 alle 09:30, il Segretario Generale ha celebrato la Giornata nel giardino della Pace presso la sede delle Nazioni Unite suonando la campana della Pace e osservando un minuto di silenzio.

Manlio Cecovini nel suo Dizionarietto di filosofia quotidiana ha scritto al riguardo: “La crociata per la pace universale! Se ne parla sempre, ma con l’implicito che si tratti di un sogno, di un proposito irrealizzabile, senza mai considerare che, continuando a chiacchierare e non fare alcunché, consegneremo alle generazioni future un mondo sull’orlo della conflagrazione totale”

E più avanti aggiunge: “Perché chiudiamo gli occhi sul fatto evidente che i focolai di guerre e guerriglie scoppiano a scacchiera secondo piani prestabiliti da coloro che bene a ragione possiamo chiamare i mercanti di morte?”

La crociata per la pace universale è un obiettivo tagliato a misura per la Massoneria: sarebbe il più grande servizio reso all’umanità.

Luigi Milazzi 33° Past SGC

 

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