99 storie sorprendenti di liberi muratori

Gotthold Ephraim Lessing (1729-1781) scrittore, filosofo, drammaturgo tedesco ed importante esponente dell’Illuminismo letterario e filosofico sosteneva che: “Massone è colui che organizza la propria esistenza in modo da contribuire al perfezionamento di quell’opera d’arte che è la vita dell’intera umanità”.
I 99 massoni presentati da Lino Sacchi possono essere considerati un campione, e solo un campione, del fenomeno “appartenenza alla Libera Muratoria”, uomini che in un modo o nell’altro si sono distinti per aver avuto una vita sorprendente, che può essere utilizzata quale osservatorio e base di riflessione.
Il tempo considerato dalle biografie va dal 1646 ( iniziazione di Elias Ashmole) fino ai giorni nostri (Edwin “Buzz” Aldrin e Licio Gelli sono viventi). Viene quindi esaminato un arco di circa 370 anni di storia in contesti socio culturali diversi ed in aree geografiche disparate che comprendono oltre che l’Europa anche il Nord America, (ad esempio Benjamin Franklin), il Sud America (ad esempio Salvador Allende) e l’Africa (ad esempio Ab el Kader).
Queste aree geografiche hanno subito nel periodo trascorso tutte le variazioni sociali, politiche ed ambientali che si sono alternate e che ci sono note.
Per quanto riguarda la tipologia degli uomini considerati sono riferibili a caratteristiche assolutamente difformi, dall’alchimista, al docente universitario, dal filosofo al letterato, dal medico al patriota, dal soldato all’uomo politico. Anche per quanto riguarda la notorietà di ciascun appartenente essa è estremamente variabile, si passa da persone famosissime a personaggi meno noti.
Ma allora, se l’adesione ai principi massonici sembra prescindere sia dal tempo in cui si è svolta, sia dalle caratteristiche geografiche delle aree in cui è maturata, sia dalle specificità culturali e operative delle qualificazioni personali, allora qual’è l’elemento comune che unisce questi uomini, ed i tanti altri che alla Libera Muratoria hanno aderito? Se il grado culturale è ininfluente, così come la collocazione sociale, la fede religiosa, il colore della pelle, allora quale molla è scattata in ciascuno di loro che li ha accostati alla Fratellanza universale per poi determinarne la convinta ed entusiastica partecipazione?
La base comune è costituita dalle finalità che l’Istituzione persegue e dai principi su cui si fonda che sono chiaramente rilevabili dalla lettura degli articoli preliminari della Costituzione del Grande Oriente d’Italia che si ispira al trinomio LIBERTA’ – UGUAGLIANZA – FRATELLANZA.
Questi principi non possono mutare mai. Sono scolpiti nella coscienza individuale di ciascuno e costituiscono un esempio di attualità costante e di vera e propria esigenza sentita pur nel variare dei tempi e delle condizioni storiche. Questi principi hanno fatto si che tanti uomini si riconoscessero fratelli e al tempo stesso protagonisti del patrimonio dei valori massonici, di cui a ben vedere, le biografie sono nel loro complesso rivelatrici e fondate sulla centralità dell’uomo e sulla esaltazione della sua libertà e della sua dignità.
Matteo Valente

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