Pot.mo Fr. Luigi Milazzi 33° M.Att. Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio d’Italia Rito Scozzese Antico e Accettato,
di seguito Vi allego le brevi e semplici note, che sono le mie riflessioni del periodo che fino ad ora ho vissuto nella Massoneria. Ho ritenuto renderle pubbliche tramite internet nel facebook perché a Massa Marittima la Massoneria è popolare, come sono noti i Massoni.
Da molti anni con i nostri labari partecipiamo alle cerimonie indette dall’Amministrazione comunale, con invito specifico alla Loggia Vetulonia e alla Loggia Giustizia e Libertà. Così è il testo: “Oggi 28 Ottobre 2015, per me è un giorno particolare che festeggerò, seppure interiormente. Iniziato il 28 Ottobre 1950 compio 65 anni di appartenenza alla Massoneria – Grande Oriente d’Italia.
Vorrei rivolgere un profondo ringraziamento ai miei vecchi Maestri della Loggia Vetulonia di Massa Marittima, tutti appartenenti al Rito Scozzese Antico e Accettato. Essi mi aiutarono a perseguire la strada della verità, della giustizia, della tolleranza, della saggezza, tutte racchiuse nel trinomio Libertà Uguaglianza Fratellanza, principio fondamentale della Massoneria Universale. In questi 65 anni, anche nella vita profana, ho cercato di non dimenticare mai i doveri del Massone. Non so se ci sono riuscito. La nostra Istituzione iniziatica non è una setta e neppure un partito, è una scuola di pensiero e come tale non discrimina nessuno, per nessuno motivo. Accetta solamente uomini liberi e di buoni costumi.Da tanti anni molti Fratelli operano nel campo della solidarietà: aiuto ai più bisognosi, sia nel settore della sanità che nell’assistenza, fornendo mense e posti letto. Anche a Massa Marittima alcuni Fratelli, molto volenterosi, hanno costituito un gruppo di lavoro per giungere, in questo campo, a iniziative concrete; rivolgo loro fraterni auguri di riuscire presto in questo intento.
Concludo queste poche frasi dicendomi soddisfatto della mia vita massonica, ho creduto opportuno esternarlo attraverso face book per completare il mio profilo. Grazie a chi mi legge. Un triplice fraterno abbraccio ai Fratelli, un amichevole e cordiale saluto alle amiche e agli amici.”
Silvano Radi